A tre mesi dalla dipartita di mio cognato, ricevo una telefonata da mia sorella, la quale mi domanda se voglio accompagnarla a Medjugorie. Da quel momento, tante piccole ‘coincidenze’ si sono via via susseguite, si sono incastonate perfettamente sino a finire di comporre quello che sarebbe stato il mio percorso… che era lì ad aspettarmi forse già da un po’. Al mio "ok, ti accompagno" trascorrono appena 20 minuti e come per incanto si liberano proprio due posti sul pullman che, fino ad un attimo prima, era pieno e riservato già da lungo tempo…
Vi è da premettere che non ho mai pianificato, né mai nella mia vita avevo pensato di fare un viaggio a Medjugorie. Non ho assolutamente ricevuto un’educazione religiosa rigida ed anzi, appena potevo schivavo catechismo. Tuttavia sono sempre stata una persona che prega tantissimo, ma nella calma del mio appartamento, nel tepore del mio letto a notte fonda, dopo che tutto il tran tran quotidiano è passato. Prego per chi ne ha bisogno, nel silenzio più assoluto del mio cuore dove vi riecheggia solo l’Amore infinito di mio Padre. Prego intensamente, ho una fede salda in Dio Padre, ma assolutamente non nella Chiesa. Non sono per nulla praticante… anzi mi vergogno quasi a dire che ho scordato come si svolgono le funzioni in Chiesa. Sono anni che non mi confesso. Sono anni che non prendo l’ostia. Sono anni che non vado alla messa di mezzanotte per festeggiare la nascita di Gesù o per la Pasqua, ma non manco mai di farlo sempre con il cuore, attorniata dalla mia meravigliosa famiglia. La verità è che la Chiesa e le sue funzioni sono un "vestito troppo stretto" per me: non riesco proprio ad indossarlo, non me lo sento mio. Però questo non mi ha mai impedito di avere nel cuore la nostra Famiglia Celeste.
Insomma, parto per Medjugorie senza avere alcuna pretesa e soprattutto senza avere la benché minima idea di quel che mi aspettava. Intendo dire che anche ricercando in internet informazioni su temperatura e simili di questa stagione, non sono andata tanto più in là di quello. E l’ho fatto appositamente perché volevo vivere quest’incontro senza alcuna precedente memoria mentale: volevo sentire solo col cuore tutto ciò che mi si sarebbe presentato. Sono quindi partita senza nessuna aspettativa, tuttavia mentre preparo la mia piccolissima borsa chiedo solo di mandarmi un piccolo segno che Loro mi sono vicini.
Fatte queste premesse, io e mia sorella partiamo la sera del 18 ottobre 2007 alla volta di Medjugorie con un gruppo di pellegrini croati. Dopo praticamente 16 ore (!) in pullman, passato 4 dogane, dormito zero, tra rosari interamente in croato e con tre sole pause di 20 min arriviamo alla tanto sospirata meta e qui già noto un altro particolare: io e mia sorella siamo "due rose": praticamente come se avessimo viaggiato solo 1 ora…
Subito (senza colazione) veniamo catapultati ai piedi del Krizevac dove si comincia la via crucis. Io cose simili non ne ho mai fatte e di conseguenza non sapevo assolutamente cosa mi aspettava. Io [che abitualmente quando vado a camminare in montagna non posso fare 200 metri in salita se non ho nel sangue un bel po’ di zuccheri siccome sono ipoglicemica!] a stomaco vuoto, tra una preghiera e l’altra, inerpicandomi su di un sentiero traboccante di sassi, mentre respiravo un’aria che mi -letteralmente- riempiva e calmava l’anima allo stesso tempo, in quello che mi è sembrato "un batter d’occhio", mi sono ritrovata per nulla stanca in cima a questo monte sul quale troneggia una croce alta circa 7m eretta nel 1933 in occasione del 1900mo anniversario della morte di Gesù. Al termine delle preghiere, prendo la macchina fotografica e decido di scattare qualche foto. Si può immaginare la mia sorpresa nel vedere l’immagine catturata! Rimasi a bocca aperta quando vidi il sole a forma di cuore ed il piccolo arcobaleno, ma il dubbio che fosse un effetto della macchina fotografica ogni tanto faceva capolino…
Allora, mentre ridiscendevo, dissi "Dolce Madre, grazie per quanto mi avete donato, ma io avrei veramente un infinito piacere se riuscissi a vederti". Alle 18.00 il ritrovo era in chiesa per assistere alla messa. La faccio breve: non posso stare troppo tempo in piedi, quando poi ci sono tantissime persone che mi schiacciano è la fine! Svengo come una pera cotta… Immaginate quando sono arrivata lì ed ho visto le persone che straboccavano dalle porte della Chiesa. Erano tutti lì come formiche: chi in piedi, chi seduto, con cuffiette e radioline sintonizzate sulle frequenze per seguire la messa nella loro lingua. Non ho mai visto niente di simile: per me era tutto nuovo. Desideravo con tutto il mio cuore assistere a questa messa, ma avevo il terrore di svenire: non ce l’avrei mai fatta. Allora mi rivolsi alla Madonna e le dissi "io cerco di entrare, ma Tu, Te ne prego, aiutami, o perlomeno manda vicino a me i Tuoi angeli". Beh, fu veramente strano: erano tutti attaccati come formiche e dove mi trovavo io, invece, tutt’intorno avevo circa 50cm di spazio!! Persone che spingevano per entrare; chi spingeva per uscire; come carte continuavano a mescolarsi ma davanti a me rimaneva sempre un po’ di spazio vuoto! Ad un tratto, mi prese la sensazione di soffocare, ma immediatamente dalla porta aperta dietro di me ecco che arrivò un gran soffio di vento che mi aiutò a respirare! E dopo un’ora di messa avevo le gambe che mi cedevano (il viaggio,la via crucis e ora questo…): ebbi la netta sensazione che "qualcuno" mi sostenne sino alla fine della funzione. Ho provato sentimenti contrastanti…pensai di essermi fatta suggestionare… ma col senno di poi, affermo con assoluta certezza che non fu così. Perché in quel luogo vi è davvero un forza che può sentire addirittura un ateo…
Il giorno seguente arriviamo prestissimo (insieme a tanti altri gruppi) e sostiamo davanti all’abitazione di Mirjana – una delle veggenti -. Stiamo lì in piedi ad attendere credo per 40 minuti, forse più. Mentre gli altri pregano e cantano, tiro su il naso e contemplo felice il cielo di un azzurro stupendo, sgombro di nuvole, e mi si riempie il cuore di gioia per quanto è bello. Anche questa giornata promette bene. Ad un tratto eccola che arriva e comincia a parlare: mentre lei racconta di come nostra Madre ci ami tutti indistintamente e cose simili, ecco che sento di prendere la macchina fotografica. Percepisco qualcosa che mi dice che Lei è lì presente! Allora, scatto una,due, tre foto in direzione di Mirjana alzando le braccia (è pieno di gente che spinge e la intravedo a malapena): faccio delle foto un po’ a caso non sapendo nemmeno se la prendo nell’obiettivo ma pensando che magari – data la mia forte sensazione – vedrò in foto una sagoma vicino a Mirjana…
E invece ricevo un regalo molto più grande! Alzo gli occhi al Cielo azzurrissimo e sulla destra scorgo l’unica nuvola presente ed ecco che ho un tuffo al cuore! Giro la macchina fotografica in direzione del cielo e clic… scatto questa foto:
Anche se in orizzontale, io La vidi immediatamente: regalo più grande non poteva farmi. Le ho chiesto di farsi vedere ed ha esaudito la mia richiesta! In piedi si vede meglio :
è con il bimbo ed ha pure in mano il rosario! Mi accorsi solo al mio rientro a casa della somiglianza con la statua all’Oasi della Pace (a 150m dove scattai la foto nel cielo), manca solo il bimbo.
Erano tutti lì, davanti alla veggente, che anelavano per vedere la Madre Celeste e gli sarebbe bastato alzare gli occhi al Cielo per vedere che Lei era lì con loro: nell’unico posto dove era logico che fosse: in Cielo. Immensa. Col suo Amore Infinito e suo Figlio era lì che ci guardava amorevolmente e ci abbracciava e dono più grande non poteva farci.Io ho desiderato condividere con voi il Dono più grande che mi è stato fatto a Medjugorie, ma che in realtà è stato palesemente un Dono per tutti noi. Un segno del quale è mio grande desiderio avervi reso partecipi: ricordo che i primi tempi è stata difficile ed anche un po’ sofferta la decisione di mostrare questo Regalo al di fuori della "solita cerchia di persone che avrebbero compreso". Avevo il timore di passare per una fanatica, una visionaria, per una che effettua fotomontaggi o più semplicemente che non sarebbe stato compreso. Ma l’Amore ed il desiderio di condividere con quante più persone possibili questi Meravigliosi Doni per gli occhi ed il cuore, hanno ampiamente sopraffatto e dissipato ogni mio dubbio e paura. Ancora oggi, a distanza di un paio d’anni, sono sempre più convinta che, quanto ho avuto la fortuna di ricevere, non sia di mia esclusiva "proprietà" ma si tratta in realtà di un immenso dono per TUTTI:
– per coloro che già hanno riscoperto Dio nel loro cuore;
– per coloro che desiderano e cominciano ad aprire il loro cuore ad Esso ed anche, e soprattutto,
– per coloro che ancora non hanno capito che è impossibile non venir sopraffatti dal Suo immenso Amore per noi, e che, a volte, in maniera ostinata, tentano di combatterlo in una battaglia che -in fondo al loro cuore- sanno già di perdere in partenza!
Katia
21 ottobre 2009