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Ricordato Padre Magni a un anno dal suo “passaggio”
Lo scorso 2 settembre 2012, in quel di Cortina, si è celebrato il primo anniversario dal passaggio del nostro amato Padre Ulderico Pasquale Magni alla “Luce”.
Tra le quiete vette della sua Cortina dove trascorreva buona parte dell’anno si è svolta una celebrazione eucaristica in cui è stato ricordato da parenti, amici, conoscenti e altre persone a lui care conosciute durante il suo lunghissimo sacerdozio durato ben 75 anni!
La Bibbia testimonia di alcuni dialoghi che Dio ha fatto con l’uomo chiamandolo spesso su alte vette per rivelarsi a lui. Ebbene, così pare aver fatto anche con il nostro Pasqualino.
Infatti, proprio nella sua amata Cortina dove trascorreva dei periodi di riposo, forse svolgeva la parte più importante del suo lavoro spirituale e intellettuale. Proprio lassù, fra le verdi vallate dove imperiose le vette si innalzano al cielo, nelle sue lunghe meditazioni, gettava le basi per un discorso che da sempre lo ha visto protagonista nel mondo, il dialogo fra Scienza e Fede.
Padre Magni, ricordato da molti soprattutto per la sua teoria sul corpo “tipo-luce”, ci ha lasciato dei fondamentali spunti di riflessione sul senso profondo della nostra esistenza terrena. Ci ha condotto amorevolmente per mano a considerare la nostra veste umana portatrice di un “quid”, di una “essenza” non più fatta di cellule e atomi ma di onde, di energia, di vibrazione, di “Luce”, appunto.
Un discorso di difficile comprensione per molti di noi, non solo per i suoi contenuti ma per alcune ostilità ricevute da Padre Magni proprio da quel mondo scientifico col quale cercava il dialogo. Un dialogo alla maniera del grande Galileo che lui spesso citava nelle sue conferenze.
Agli albori del terzo millennio Padre Magni aveva persino coniato un nuovo termine per definire coloro che cercano di dare risposte a un senso più profondo dell’esistenza terrena alla ricerca della “luce”: “I Pionieri del terzo millennio”.
Con tale termine auspicava, come egli stesso ci ha detto più volte, che il nuovo orizzonte fosse proprio quello alla scoperta della vera Luce che già albeggia e che lui intravedeva…
Il nostro Pasqualino non ha interrotto niente, il suo viaggio continua, adesso come e più di ieri.
Noi diciamo “è passato”, cioè “morto”, ma se diciamo “morto” gli neghiamo tutto ciò per cui Egli è vissuto! Si dice nel Credo cattolico “passus et sepultus est”... ma Egli, in Cristo, è ancor vivo!
Abbiamo il preciso dovere di definirlo “vivo”, con altra vibrazione, con altro corpo, ma “vivo”.
Egli non è più “massa” ma “Luce”.
La sua scintilla primordiale adesso è un fuoco che arde, non brucia e non si esaurisce. E’ vita ardente come la Luce di quel roveto sul Sinai, in quella che ha folgorato Paolo sulla via di Damasco, nelle lingue di fuoco scese sui Dodici nella Pentecoste. E’ fuoco che arde…
Egli è “vivo” nel corpo di Colui che è Risorto.
Tra le vette e nei cuori pare ancora di sentire la sua schietta voce dirci: “Evviva! Alleluja!”. E intonava quel canto che a lui tanto piaceva: “Evenu Shalom Alejem”.
“Evviva!” – ci dice ancora dall’Oltre come quando, tra noi, ci parlava di Luce.
In quel suo “evviva” che ripeteva spesso noi udiamo “e’ vivo!”. Sì, padre Magni è vivo e oggi ce lo dice il cuore.
Il cuore di coloro che amano.
In una calma domenica settembrina, a fianco della chiesa dedicata alla Madonna della Difesa in Cortina dove si è svolta la funzione eucaristica in suffragio, nella quiete di un piccolo cimitero di montagna riposano le spoglie terrene di questo grande pioniere del terzo millennio. Un essere forte, laborioso, coraggioso, illuminato quale era – ed è – il nostro amato padre Magni.
A un anno dal suo “passaggio” al mondo di Luce ci par di sentirlo ancor più vivo di sempre. Oggi Egli ci chiederebbe:
Perché siete tristi?
E nella quiete di quelle valli, oggi, pare ancora farci un invito:
Non guardate alla tomba, figlioli! Oltre quel marmo non vi è niente se non solo un abito. Guardate invece a questi fiori, umili fiori di campo che nascono dalla terra, dalla scura terra! Guardateli e in essi trovate il fulcro di una verità che è parte essenziale di ogni creatura. Cercate l’Altissimo e in Lui troverete la vita, quella vera, una vita che non si spegne e perdura nel tempo e anche oltre, verso l’infinito abisso del Suo sconfinato Amore!
(*) Elaborazione grafica a cura dell’associazione Grazie Mio Dio relativa a una conferenza che Padre Magni ha tenuto a Pisa. qualche anno fa.
Ne è vietata la riproduzione previa autorizzazione del Presidente della medesima associazione.