Una sala gremita per la studiosa dell’aldilà
Campagnola, folla alla conferenza dell’esperta di medianità
CAMPAGNOLA – L’avvicinarsi della fine del millennio porta un notevole risveglio del desiderio di spiritualità nell’uomo. Forse saranno le nefaste previsioni che da secoli sono state fatte per questi tempi, o quanto di brutto continua a succedere nel Mondo, oppure anche un certo senso di curiosità su tutto quanto sa di paranormale, fatto sta che alla Commenda di Santo Stefano oltre sessanta persone affollavano la sala per la conferenza della studiosa di medianità Elisabetta Piccini. L’aldilà, il modo di contattarlo, i pericoli che ne possono derivare e soprattutto la assoluta necessità di considerare « Cristo l’unica porta di accesso per questi contatti »sono stati i temi trattati dalla studiosa, lei stessa medium e protagonista di molti degli episodi da lei esposti, che ha sostenuto oltre due ore di chiarimento e dibattito col pubblico. Il fulcro del suo discorso è stata la « ormai indiscutibile prova di una vita oltre la vita del corpo », di una nuova dimensione in cui lo spirito umano si troverà alla fine dei suoi giorni, e soprattutto la possibilità di entrare in contatto con questa dimensione per poterne ricevere insegnamenti utili a una crescita spirituale. Il vero medium, il vero contatto spirituale con l’aldilà – ha continuato Piccini – deve agire in modo assolutamente gratuito e disinteressato poiché la medianità è «un dono dato gratis all’uomo da Dio, e gratis deve essere reso al nostro prossimo». Alla fine dell’esposizione, la studiosa è stata fatta oggetto di un fuoco di fila di domande.
Domenico Mori