Sono una studiosa – ma preferirei definirmi una “testimone” – di fenomeni medianici e attinenti alla Sopravvivenza dello spirito dopo l’«evento morte». Credo nell’Aldilà non solo perché certe esperienze o avvenimenti paranormali mi hanno portata a credere in questa Realtà Trascendente ma perché, dal giorno in cui ne ho fatto esperienza diretta, la mia esistenza è letteralmente cambiata.
Diversi anni fa stavo attraversando un periodo estremamente difficile della mia vita, uno di quei periodi in cui tutte le strade paiono chiudersi e ci troviamo in un vicolo cieco. Avevo dei grossi problemi che avevano determinato uno stato di angoscia dolorosa, di totale abbattimento e prostrazione. Anche la mia condizione fisica era compromessa: non riuscivo più a mangiare e dormire regolarmente.
La situazione si trascinava da mesi e pareva non trovare mai una via d’uscita. Ebbene, una sera mi trovavo in casa ed ero seduta in penombra, priva di ogni forza o vitalità. Pregavo Dio e gli Amici dell’Aldilà, nei quali già credevo, di aiutarmi intervenendo in qualche modo perché sentivo di essere arrivata all’estremo della sopportazione.
All’improvviso percepii la vicinanza di qualcuno, iniziai a sentimi pervadere da una insolita energia (non saprei come definirla altrimenti) e alleggerirsi il grosso peso che avevo sul torace. Rimasi stupita e attonita di quanto mi stava succedendo. Iniziarono delle carezze sulla testa. Dei tocchi delicati e fluttuanti che, stranamente, mi infusero un profondo senso di pace. Descrivere quello che veramente accadde è molto difficile per me, dato che le sensazioni alle quali mi riferisco non appartengono a questo mondo…
La Presenza che avvertii, oltre a darmi conforto e amore, iniziò a comunicare con me “dal di dentro” in maniera del tutto sconosciuta.
Da quella sera tutto per me è cambiato ma non mi rendevo ancora conto di quello che mi sarebbe capitato successivamente. Il dialogo con la mia Guida è continuato e, da allora, non si è mai interrotto. Ciò è sempre avvenuto nei momenti più opportuni e mai per situazioni futili.
Inizialmente, pensavo che un evento così straordinario potesse servire solo a me e che fosse circoscritto alla mia vita privata, ma non è stato così: ben presto, mi sono resa conto del compito che mi attendeva.
Grazie a questa fondamentale ispirazione che mi giunge dall’Altra Dimensione, ho realizzato una serie di incontri pubblici su questo tema tanto affascinante quanto delicato.
In questi anni una cosa mi è apparsa sempre più chiara: se ci è permesso un contatto con l’Aldilà questa possibilità ci viene dal Cristo che, per primo e in modo assoluto, è il mediatore (medium) tra le due realtà, quella umana e quella spirituale. “Nessuno va al Padre se non attraverso di me“, ci ha detto, pertanto è possibile andare – nel senso (anche) di “comunicare” – e ricevere dall’Aldilà aiuto per mezzo di Lui.