Quella che proponiamo è la fotografia di un quadro molto particolare che fu dipinto circa 30 anni fa (forse più) dal giovane pittore Luca Squarciapino dopo pochi mesi dalla morte del padre.
L’allora adolescente Luca, già promettente e versatile allievo di un Liceo Artistico, si ispirò alla sua tragica perdita per descrivere un “luogo” dove immaginava essersi diretto suo padre dopo aver terminato la sua vita terrena.
Una visione molto suggestiva che collima con molte delle descrizioni che ci fanno coloro che hanno avuto esperienze di premorte.
E’ straordinario come Luca abbia avuto questa intuizione interpretativa della Dimensione Oltre pur non avendo mai avuto visioni o crisi della morte. E’ probabile che quando un legame così stretto come quello fra un padre e un figlio si modifica in maniera così tragica e prematuramente, si sviluppino delle capacità inconscie, dei doni latenti di solito destinati a rimanere sopiti.
Il dipinto rappresenta una visione “celestiale”, un mondo surreale fra le nubi dove si apre una porta (quasi un arcobaleno per colori e per forma) dove tutti sono diretti. Sagome indistinte e di ogni età.
La visione di questo quadro ha molto colpito una nostra amica che ha avuto una esperienza NDE (premorte). Ne è rimasta letteralmente folgorata tanto le ha ricordato esattamente ciò che ha visto durante la sua crisi della morte in cui i medici tentavano di farla tornare alla vita.
Ma sarà lei stessa a descriverci brevemente la sua storia attraverso la traccia audio che appena possibile inseriremo di seguito.