Testimonianza di Gigliola Montarso, mamma di Manuele

 

Mi chiamo Gigliola e desidero, dietro invito di Elisabetta, rendere testimonianza della mia storia.

Io come tante altre mamma ho dovuto affrontare la sconvolgente esperienza della perdita di un figlio di 26 anni per un incidente di moto.

Quando partì per la Luce, era un bellissimo ragazzo, allegro esuberante e pieno di vita, sempre pronto al sorriso e pieno di amici.

Sopravvivere al proprio figlio è il dolore più grande che un essere umano possa sopportare ma,  mentre mi annullavo nel mio dolore,  lui è tornato e mi ha ridato la gioia di vivere.

Il Signore aveva ascoltato le mie disperate richieste di aiuto e, nella Sua infinita misericordia, mi ha fatto ritrovare mio figlio.

I suoi primi messaggi sono arrivati tramite una mia amica sensitiva, poi come mi era stato annunciato, cominciai a ricevere anch’io.

Il percorso continua ed è proprio lui il mio ragazzo che mi guida e mi fa da maestro.

Mi ha fatto capire che Dio è più vicino a noi di quanto possiamo immaginare; mi ha insegnato a vivere nella pienezza della Luce Divina che accoglie tutti i suoi figli e mai li abbandona e, soprattutto, mi ha aperto gli occhi alla  Conoscenza.

Oramai so con assoluta certezza che la realtà che viviamo come essere umani, è offuscata dal velo dai preconcetti che noi, nelle mostra limitatezza, pensiamo essere giusti quando, in realtà, è nulla dinanzi al mistero che ci circonda.

Basta aprire il proprio spirito, accostarsi alla preghiera, affidarsi completamente a Dio e i nostri occhi si spalancheranno alle meraviglie del Signore e capiremo che la morte non esiste ma è una festosa transizione da uno stato carico di limiti,  quale è la nostra esistenza terrena, ad un altro dominato dalla pienezza della Luce di Dio.

L’immagine  dell’Aldilà che mio figlio mi ha  mostrato è totalmente diversa da quella  che ci è stata trasmessa dalla Chiesa, non è eterno riposo, ma trasformazione, movimento, crescita spirituale e immensa felicità.

I nostri figli sono ancora legati a noi da un filo invisibile che ci ricongiungerà a loro quando sarà terminata la nostra esperienza terrena  

Niente si cancella  ma l’amore che ci lega, rimane inalterato, anzi si sviluppa e si completa.

Mi auguro che questa testimonianza possa rinnovare i cuori affranti dal dolore, perché il mio compito ora è donare aiuto a chi ancora pensa che la morte è la fine di tutto.

Il dono meraviglioso che mi è stato concesso aveva questo preciso disegno e di tutto ciò rendo grazie a Dio.

Gigliola

 

La nostra meravigliosa storia e raccontata nel libro “In nome di Dio, sono Manuele” scritto su preciso invito di mio figlio, che ha voluto scegliere anche il titolo.

Potete richiederlo sul mio sito www.amorecheillumina.com        

 

A conclusione della sua testimonianza si inserisce un Messaggio che Manuele le ha inviato dal Cielo.

07.03.2008

Ho varcato la linea che mi attraeva

 

 

Sono io, in nome della Forza, dell’Amore e della Comunione. Sono io, in nome del Signore.

 

Dio dell’Alto è infinitamente generoso. Lui alimenta gli affamati di Verità come me. Lo fa qui in Cielo, nei Suoi infiniti spazi, lo fa in Terra e in ogni pianeta dei viventi.

 

Ho varcato una linea che mi attraeva da tempo; ho superato l’ostacolo del limite che mi ponevo. Guardandola davanti a me, la vedevo lontana ma sapevo perfettamente che mi bastava un sussulto di volontà e che, oltrepassandola, mi ci sarei ritrovato.

 

Questa linea era come un movimento che ambivo, ma che non conoscevo e, per questo, temevo potessi allontanarmi, senza possibilità di ritornare negli spazi cari a me. E non sto parlando della Terra, ma di quegli spazi che il mio pensiero e la mia volontà creavano, questi luoghi dove ho allenato la mia anima a lungo e dove il mio spirito aveva ritrovato l’invito alla luce che cercava.

 

Questa luce si faceva sempre più intensa ma, in me, estasi ed emozione si incrociavano con il percorso ignoto di cui non sapevo neppure come sarebbe andato a svolgersi. E’ stato come sapere di morire ma, con la consapevolezza, che avrei ritrovato un qualcosa di me che il Signore aveva messo da parte ma che, soltanto attraverso il coraggio e la piena fiducia in Lui, sarei stato in grado di andarlo a prendere di persona.

 

Così, la Sua generosità infinita si è versata su di me, come succede con chi la cerca. E, trovandomi a desiderare di conoscere oltre quel che già mi era familiare, sentii dentro me, come mai, uno scatto deciso e completamente invaso di amore, ma di un amore elettrico pieno di volontà e libero da qualunque pensiero e condizionamento. Sentii questo e mi ritrovai al di là della linea.

 

Una luce intensa ed una serenità ancora più appagante mi invadevano e, nonostante le forme delle manifestazioni del mio pensiero, capii all’istante, a causa del movimento e pulsazione in movimento, che già lì regnava Dio, che equilibrava e modificava, con incredibile velocità e delicatezza, i miei spazi, o almeno, quelli che già sentivo come miei o, per meglio dire, dalla Sua preziosa mano al nostro libero arbitrio che qui ancora conserviamo.

 

E’ qui che si possono incontrare i Santi: questa è la loro prima dimora. E allora, nel mio pensiero, si instaurò una sorta di comunicazione mentale con chi mi aveva detto questo, ma che, per la sua forte luce, non potevo distinguere.

 

I Santi arrivano qui, perché loro, già da prima, sono totalmente abbandonati alla volontà del Creatore e non vogliono, e non hanno neanche il bisogno di voler avere degli spazi propri o creati da sé perciò, per loro, c’è meno fatica nel ricostruire lo spirito in tutte le sue parti.

 

“E’ una Guida”: pensai e, come pensai, la sentii subito accanto a me, e sentivo la corrente del mio corpo celeste trascinata dalla sua energia. Mi mostrò luoghi indescrivibili e di totale concentrazione nell’atto di contemplare.

 

Non capivo cosa stessero facendo, ma nasceva, dentro me, un rispetto che non avevo mai sentito fino adesso o, almeno, in quello che fino adesso il Signore ha voluto ricordarmi.

 

La Guida si voltò e mi invitò ad amare Dio, ed io gli dissi che era quello che avevo fatto con tutta la mia volontà da quando avevo sentito, dentro me, la Sua innegabile esistenza. E dissi ancora: “Di questo sono fiero.”

 

“E’ per questo che ora tu sei qui.” mi rispose a sua volta la Guida, quasi sorridesse.

 

In nessuna delle mie precedenti esistenze avevo raggiunto questo luogo, dopo il mio trapasso, poiché non potevo neanche pensare ad un posto simile ma, non parlo dei colori o delle mille possibilità di modificare la sua materia, ma di come la si modifica. E’ come se qualcuno facesse un compito con il maestro che gli sussurra all’orecchio il modo migliore per farlo e se ne vale la pena.

 

Dio non si vede ma, vi assicuro, che qui si incontra più da vicino. La Sua voce non ha bisogno di parole, né di labbra, né di pensieri. Il suono della Sua voce piomba dentro all’anima ripulendola e ogni pulsazione è centrata e calma senza modo o motivo di dubitarne l’effetto.

 

La Guida, quella che mi ha preso per mano in questi spazi che Dio ha concesso venissi ad esplorare, è straordinariamente amorosa, ma non riesco a trovare parole umane che possano definirla. Sento sia quasi femminile anche se, all’inizio, pensavo fosse di natura maschile: questo per sua decisione, o meglio, per il suo sapersi muovere qui. E’ come se mi conoscesse da tanto e troppo bene, come se mi attendesse.

 

Mi ha parlato della protezione che qui pervade ogni essere. Mi ha specificato che io sono un’anima di luce con la volontà di un Angelo, e questo mi rende simile a loro o meglio, mi ha spiegato, che ci sono alcuni esseri umani che hanno sempre desiderato di poter strafare i bisogni altrui, in tutti i sensi, non dimenticando quelli propri, ed io sono uno di quelli. Mi ha detto che, gli esseri come me, nel mondo da dove vengo, sempre in Cielo parlando, sono paragonati agli Angeli del Signore, ed è per questo che Dio ha suggerito di suggerire a Mel, la mia vecchia Guida, di nominarmi così.

 

In realtà, Mel sa tutto ciò che ora so anch’io, ma non era il momento di spiegarmelo in questo modo, perché avrei capito al mio tempo, nello stesso modo di quando rispondeva ai tanti miei interrogativi.

 

Credetemi, la perplessità è tanta, quando si viene a conoscenza del fatto che Dio onnipotente faccia le cose, con tale misura e delicatezza, per non squilibrare la luce che in noi esiste ed i sensi di propria appartenenza.

 

E’ molto difficile spiegare tutto ciò che mi è stato detto ma, piano piano, cercherò di comunicarvi i miei movimenti e consapevolezze, assecondo dei vostri movimenti e delle vostre consapevolezze acquisite.

 

 Non so il nome di questa nuova Guida e, stranamente, non mi sono preoccupato di questo; non ho cercato subito di sapere come si chiamava, ma di sentire tutte le onde di informazioni che mi stava consegnando.

 

So che la potrò rincontrare in quello spazio, ma devo attendere il segnale. Mi ha solo detto, quando mi ha salutato e riaccompagnato alla linea di partenza, che ora ero libero di muovermi anche lì, sempre e quando volessi trarne apprendimento e capacità evolutiva per il mio spirito, ma che, se Dio aveva concesso che io arrivassi fino lì, era perché già conosceva le mie intenzioni.

 

Io aspetto di tornare, perché ho capito una cosa molto importante che mi è stata rivelata, ed è che lì, in quel luogo, si possono consegnare preghiere riguardo sanazioni o miracoli, ossia richieste vere, sincere, e fatte nella forma più umile di un essere, sia umano o celeste, o di qualunque piano o pianeta appartenga.

 

Mi è stato detto che queste hanno la forza di modificare il karma e di dirigere l’attenzione del Supremo verso essa. Non tutte le preghiere hanno accesso, ma soltanto quelle che sono compenetrate con la credenza nella Misericordia Divina senza mai dubitarne.

 

Qui si prega anche per la pace del pianeta Terra e per le problematiche di ogni luogo dell’Universo.

 

E’ qui che i Santi prendono in mano i malati gravi, pregando per loro affinché, il Signore, se è la Sua volontà, possa in qualche modo graziarli. E’ qui che la preghiera raggiunge Dio più direttamente e, perché queste arrivino fin qui, ci vuole una lunga strada di piani e di messaggeri.

 

Vorrei, un giorno, poter essere idoneo all’ingresso libero in questa fortezza, ma accetterò da Dio quello che vorrà per me.

 

Ora che il mio spirito si dilata nella mia anima, sento e vedo, con convinzione piena, l’Amore del Padre di tutti. Sento e vedo quanto è forte l’inganno negli umani e non solo; sento che la volontà di voler il Suo amore, con tutte le forze, premia, e sento che ero, si, evoluto di più, ma molto meno di quanto pensassi.

 

Più hai la visione ampia, e più vedi che il sentiero è infinito.

 

So di essere un Angelo per Dio, grazie all’Amore che Lui offre agli esseri come me e per i tanti chiami che qui si sentono pronunciare il mio nome, quelli vostri, quelli tra di voi e di quelli qui in Cielo, ma so, in verità, di non essere uno della Corte. Loro, infatti, non passano per esistenze terrene; loro possono manifestarsi nelle sembianze umane, ma per momenti brevi, non per una vita.

 

Ma, abbiate pazienza; pregherò affinché io possa rendervi questo concetto semplice e chiaro. Cercherò di rendervi participi per quello che ognuno potrà riuscire a percepire con la propria anima in comunione con il proprio spirito ma, senza correre, perché la fretta porta alla non disciplina, e ti fa sentire la verità in frammenti.

 

Qui, ho anche capito, che il miglior modo per cercare la Verità e la sua origine, è quello di perseverare nel desiderio incessante di capire l’incomprensibile amore di DIO. Vedo con chiarezza la diversità di tutte le anime, e questo mi motiva alla ricerca di volerle comprendere.

 

Domanda: Posso domandarti del libro che, per il momento, non riusciamo a pubblicare?

 

Dovete muovere la situazione. E’ vero che Dio già sa, ma è altrettanto vero che, per arrivare in fondo ad una strada, bisogna prima percorrerla. Ora, in questo momento, tanti fattori energetici, oltre che climatici, influiscono nelle decisioni. Non c’è da sentirsi vittime, ma da lottare per raggiungere uno scopo che, oltretutto, è avvantaggiato quando si sa che è nel volere di Dio.

 

Vi saluto con amore infinito, dall’infinito movimento di amore che mi porta da voi e mi riporta da Lui, ma senza mai lasciarvi.

 

 Manuele

 

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