PASQUA 2020

Riflessione di Franco Predieri

 

Come da abitudine il babbo il giorno di Pasqua caricava la mamma sul suo motorino BSA con sidecar e i suoi due figli di cui il più piccolo ero io.

Andavamo tutti a Messa, loro grandi si confessavano e facevano la comunione. A fine messa andavamo con tanto di sedie e tovaglie in un prato nei pressi di San Luca. Si sbucciavano le numerose uova benedette dal prete. Ad accompagnare le uova c’erano anche delle gustose fette di salame, una bottiglia di vino per loro e una bottiglietta di aranciata per me, tutto come da tradizione bolognese.

A fine pasto si tornava a casa e come da consuetudine si rompeva l’uovo di Pasqua speranzosi di avere una ricca sorpresa. Evviva! Era Pasqua! Ci dicevano che Dio aveva sconfitto la morte ed era salito in Cielo, alleluia! I bimbi non andavano a scuola, gli uomini grandi non lavoravano e tutti insieme andavamo a fare una lauta mangiata fuori  scambiandoci gli auguri.

Ma auguri perché? Auguri per cosa? E’ solo la festa di un uovo pasquale o, per chi lo crede, di Gesù-Dio che vince la morte, scoperchia il sepolcro e resuscita?

Vi è un assioma a cui voglio credere ed escludo così il Dio che risorga perché il mio Dio non è mai morto, non muore e mai morirà. Se morisse contrarierebbe se stesso.

Come posso dar valore a un Dio che butta via la pietra del sepolcro quando Lui è l’essenza di un corpo  glorioso che può oltrepassare la materia?

A tal proposito è bene ricordare che Gesù risorto si manifestò nel cenacolo ai suoi discepoli oltrepassando le mura. Non sono d’accordo che da secoli si strumentalizzi questo  enorme evento, si metta Dio stampato in un santino che verrà venduto.

 Dio non sta in un uovo di cioccolata, neppure in un panettone. Dio non sta nelle chiese di muro, Dio è in noi e vive in noi, questa è la verità in cui credo.

La chiesa del suo tempo lo uccise, io no, lo tengo vivo nella mia semplicità senza tante piccinerie superficiali.

Per me anche nell’aprile del 2020 Cristo è risorto. Alleluia!

Gesù appare nel Cenacolo ai suoi apostoli