Il seguente articolo è un omaggio alla memoria del dott. Felice Masi di Roma che per anni abbiamo avuto il piacere di conoscere e invitare a incontri pubblici.

Era direttore della Rivista “La Ricerca Psichica” e dell’omonimo sito che dopo la sua morte hanno cessato di esistere. Tuttavia nella nostra memoria permane una sincera riconoscenza per gli importanti studi che ha fatto in ambito di ricerca paranormale e spiritualità. A  Lui un nostro sincero grazie.

Le immagini sul pavimento

(articolo del dott. Felice Masi di Roma)
Claudio e Simonetta abitano in una normale palazzina al quartiere Ostiense di Roma. Dopo il portone di entrata del palazzo, mentre le rampe delle scale salgono agli appartamenti dei piani superiori, tre gradini fanno scendere su un pianerottolino, all’inizio del quale c’è l’ingresso della loro abitazione. Qualche tempo fà, nel palazzo sono stati fatti i lavori per la messa a norma dell’impianto elettrico e quindi nei vari pianerottoli, ed anche in quello davanti all’appartamento di Claudio e Simonetta, è stata tolta una fila di mattonelle per mettere sotto traccia i cavi elettrici.
Dopo, questi scavi sono stati provvisoriamente chiusi a cemento (grigio) in attesa di rimetterci le mattonelle. Anche nel pianerottolino di Claudio e Simonetta c’era questa traccia chiusa a cemento in mezzo alla restante pavimentazione piastrel-lata.
Un certo giorno, i due coniugi si sono accorti che nel grigio chiaro-scuro di questo cemento si erano delineati e si potevano vedere dei volti, il più evidente dei quali si trova all’inizio della traccia, all’angolo destro ed assomiglia in un certo qual modo ad Alberto. All’inizio è stato visto, o per lo meno si è notato, solo quel volto, solo in seguito si è notato che ve ne erano anche degli altri. Claudio e Simonetta ne hanno parlato prima con Clara Costantino, una sensitiva romana molto nota, poi con gli altri amici che compongono il suo gruppo e così in molti si sono recati da loro per constatare il fenomeno di queste figure, che tutti hanno potuto vedere e confermare.
Da ultimo, il fatto è stato portato a conoscenza dello scrivente, direttore del Centro per le ricerche psichiche, e così anche io mi sono recato sul posto e ho potuto verificare l’effettività di questi volti che si vedono sul pavimento in cemento.
La validità di questo fenomeno e la sua convalida come fatto paranormale è data dal fatto che esso corrisponde in pieno ad altri analoghi finora osservati e studiati. C’è corrispondenza, inoltre, anche con gli attuali fenomeni della psicovisione (che però rientrano nella transcomunicazione strumentale o TCS), anche se il fenomeno di cui parliamo non appartiene propriamente a tale classe fenomenica. Vediamone le caratteristiche.
Le immagini – volti, soprattutto; ma anche figure a mezzobusto e talvolta a corpo intero – non si vedono tutte sin dall’inizio ma aumentano di numero, diventano sempre più numerose col tempo e quanto più si guardano, cioè concentrando l’attenzione su di esse e sul posto dove sono (in questo caso, sulla la traccia di cemento del pavimento). Questo è proprio quanto è stato osservato in altri casi in cui sono apparse altre figure apparse sui pavimenti o sui muri ed è quanto avviene con la psicovisione (volti e figure che si formano e si vedono sullo schermo della televisione).
In proposito, ancora non si comprende se questo gran numero di fi-gure, che non si vedono subito, all’inizio non ci sono e si formano solo in un secondo tempo ovvero se si tratta solo di un difetto di osservazione e le figure ci sono già tutte sin dall’inizio, solo che non vengono notate. Neanche la fotografia non risolve la questione, perché anche su questa quanto più si guarda tante più sono le immagini che vengono riscontrate. Anche nella psicofonia avviene la stessa cosa: quanto più si riascolta il nastro, quanto più si fissa l’attenzione dell’udito sulle “voci” e ci si concentra sulla cassetta, sempre più nuove voci vengono sentite, che prima non si erano udite o che non c’erano.
E’ lecito ipotizzare al riguardo che, oltre e accanto al fatto fisico della loro formazione per PK e della loro esistenza oggettiva sul piano fisico, intervenga e operi anche un fattore ESP di interazione con la mente dell’osservatore o dell’ascoltatore, conseguente alla concentrazione (esclusiva) dell’attenzione visiva o uditiva di questi sul reperto, con esclusione di tutto il resto (di tutto il mondo restante).
In un tale stato mentale, la mente di chi osserva (o di chi ascolta) entra in sintonia (in contatto psichico) e interagisce con le altre Entità che si vogliono manifestare. Cioè il muro o il pavimento dove compaiono le figure (e così pure lo schermo del televisore, nella psicovisione, o la cassetta audio nella psicofonia) vengono a costituire un a “campo di connessone” tra la mente dell’osservatore e l’altra dimensione, con la quale si entra in sintonia.

Tratto da www.ricercapsichica.it/articoli/Alberto.htm (non più leggibile)