Una guarigione straordinaria
Un uomo ringrazia don Angelo Fantoni e gli dedica un libro
PISA – Attraverso una zia, Franco venne messo in contatto con Don Angelo, un sacerdote molto particolare, da alcuni considerato santo per le sue capacità guaritrici, delle quali avevano beneficiato anche Mussolini e Gino Bartali; da ogni parte d’Italia centinaia di persone si raccoglievano nel piazzale della piccola chiesa di Verniana, in provincia di Arezzo, in attesa di poter essere ricevuti e ricevere conforto. Quando Franco incontrò per la prima volta Angelone (come lo chiama affettuosamente ancora oggi) aveva poche settimane di vita, era cieco, senza forze e quasi paralizzato; Don Angelo lo accolse come se lo avesse conosciuto da sempre e in pochi istanti fece una diagnosi esatta del suo male e assicurandogli che sarebbe guarito. Da quel giorno Franco cominciò a migliorare decisamente, le sue condizioni di salute inspiegabilmente stavano tornando buone (adesso Predieri conduce una vita praticamente normale) e nel suo animo nuovamente c’era spazio per la gioia di vivere. Tra Franco e Don Angelo nacque una stretta ed intensa amicizia che prosegue anche adesso ad otto anni di distanza dalla morte del “prete dei miracoli “. Si proprio così, Don Angelo anche dall’Aldilà continua a dialogare con Franco e a dare conforto a lui e a tante altre persone.
Riccardo Silvestri