Ero ormai in fin di vita quando, nel 1971, mi portarono da Don Angelo Fantoni, un sacerdote con il carisma delle guarigioni che operava nel paesino di Verniana, in provincia di Arezzo.
Il tumore al cervello mi stava consumando. Non vedevo quasi più e la paralisi era pressoché totale. Quando Don Angelo Fantoni mi vide, tra le numerose persone che affollavano la piazza antistante la chiesa, non potrò mai dimenticare le parole che mi rivolse con il suo buon accento toscano:
– Ma guarda chi si vede… Da quanto tempo l’aspettavo!
Trasecolai. Chi era quell’uomo che non mi aveva mai visto prima, di cui sapevo ben poco e che si rivolgeva a me in quel modo? Io, all’epoca, non credevo in certe cose ed ero fortemente scettico. Sapevo di essere un condannato a morte e avevo pensato spesso al suicidio per abbreviare l’attesa. Fu mia zia Norma di S.Arcangelo di Romagna che volle tentare un’ultima carta indirizzandomi verso quel prete dagli strani doni.
Da quel giorno, molte cose sono cambiate nella mia vita: pian piano ho riacquistato la voglia di vivere e di lottare, poi l’amicizia di Don Angelo mi ha cambiato fortemente “dentro”. La paralisi è regredita e ho recuperato la vista, ma ciò che più importa è che sono un uomo nuovo.
Per oltre vent’anni posso dire di aver conosciuto e frequentato un Santo su questa Terra che, dopo il suo passaggio nell’Aldilà, mi parla ancora.
Da questa esperienza è nato il libro “Grazie, Don Angelo!” in cui racconto dettagliatamente tutta la mia storia e la mia lunga amicizia con Don Angelo Fantoni. Spero che questo libro possa infondere ad altri la speranza che Qualcuno un giorno volle donare a me, una speranza che può dare una svolta alla vita e cambiarla profondamente.
Oggi incontro tanta gente e sono felice ogni qual volta riesco ad aiutare qualcuno e ripeto a tutti, sempre, un motto che mi ripeteva sempre Don Angelo: “Mai disperare ma sempre si dica Sia fatta la Tua volontà”.