Franco Predieri
Presidente dell’Associazione Culturale Grazie Mio Dio | Pisa
La mia testimonianza
Ero ormai in fin di vita quando, nel 1971, mi portarono da Don Angelo Fantoni, un sacerdote con il carisma delle guarigioni che operava nel paesino di Verniana, in provincia di Arezzo.
Il tumore al cervello mi stava consumando. Non vedevo quasi più e la paralisi era pressoché totale. Quando Don Angelo Fantoni mi vide, tra le numerose persone che affollavano la piazza antistante la chiesa, non potrò mai dimenticare le parole che mi rivolse con il suo buon accento toscano:
– Ma guarda chi si vede… Da quanto tempo l’aspettavo!
Trasecolai. Chi era quell’uomo che non mi aveva mai visto prima, di cui sapevo ben poco e che si rivolgeva a me in quel modo? Io, all’epoca, non credevo in certe cose ed ero fortemente scettico. Sapevo di essere un condannato a morte e avevo pensato spesso al suicidio per abbreviare l’attesa. Fu mia zia Norma di S.Arcangelo di Romagna che volle tentare un’ultima carta indirizzandomi verso quel prete dagli strani doni.
Il cambiamento
Da quel giorno, molte cose sono cambiate nella mia vita: pian piano ho riacquistato la voglia di vivere e di lottare, poi l’amicizia di Don Angelo mi ha cambiato fortemente “dentro”. La paralisi è regredita e ho recuperato la vista, ma ciò che più importa è che sono un uomo nuovo.
Per oltre vent’anni posso dire di aver conosciuto e frequentato un Santo su questa Terra che, dopo il suo passaggio nell’Aldilà, mi parla ancora.
Il libro
Da questa esperienza è nato il libro “Grazie, Don Angelo!” in cui racconto dettagliatamente tutta la mia storia e la mia lunga amicizia con Don Angelo Fantoni. Spero che questo libro possa infondere ad altri la speranza che Qualcuno un giorno volle donare a me, una speranza che può dare una svolta alla vita e cambiarla profondamente.
Il mio impegno oggi
Oggi incontro tanta gente e sono felice ogni qual volta riesco ad aiutare qualcuno e ripeto a tutti, sempre, un motto che mi ripeteva sempre Don Angelo: “Mai disperare ma sempre si dica Sia fatta la Tua volontà”.
Elisabetta Piccini
Studiosa e testimone di messaggi di speranza e conforto
Presentazione
Sono una studiosa – ma preferirei definirmi una “testimone” – di fenomeni medianici e attinenti alla Sopravvivenza dello spirito dopo l’«evento morte». Credo nell’Aldilà non solo perché certe esperienze o avvenimenti paranormali mi hanno portata a credere in questa Realtà Trascendente ma perché, dal giorno in cui ne ho fatto esperienza diretta, la mia esistenza è letteralmente cambiata.
La mia testimonianza
Diversi anni fa stavo attraversando un periodo estremamente difficile della mia vita, uno di quei periodi in cui tutte le strade paiono chiudersi e ci troviamo in un vicolo cieco. Avevo dei grossi problemi che avevano determinato uno stato di angoscia dolorosa, di totale abbattimento e prostrazione. Anche la mia condizione fisica era compromessa: non riuscivo più a mangiare e dormire regolarmente.
La situazione si trascinava da mesi e pareva non trovare mai una via d’uscita. Ebbene, una sera mi trovavo in casa ed ero seduta in penombra, priva di ogni forza o vitalità. Pregavo Dio e gli Amici dell’Aldilà, nei quali già credevo, di aiutarmi intervenendo in qualche modo perché sentivo di essere arrivata all’estremo della sopportazione.
All’improvviso percepii la vicinanza di qualcuno, iniziai a sentimi pervadere da una insolita energia (non saprei come definirla altrimenti) e alleggerirsi il grosso peso che avevo sul torace. Rimasi stupita e attonita di quanto mi stava succedendo. Iniziarono delle carezze sulla testa. Dei tocchi delicati e fluttuanti che, stranamente, mi infusero un profondo senso di pace. Descrivere quello che veramente accadde è molto difficile per me, dato che le sensazioni alle quali mi riferisco non appartengono a questo mondo…
La Presenza che avvertii, oltre a darmi conforto e amore, iniziò a comunicare con me “dal di dentro” in maniera del tutto sconosciuta.
Il cambiamento
Da quella sera tutto per me è cambiato ma non mi rendevo ancora conto di quello che mi sarebbe capitato successivamente. Il dialogo con la mia Guida è continuato e, da allora, non si è mai interrotto. Ciò è sempre avvenuto nei momenti più opportuni e mai per situazioni futili.
Inizialmente, pensavo che un evento così straordinario potesse servire solo a me e che fosse circoscritto alla mia vita privata, ma non è stato così: ben presto, mi sono resa conto del compito che mi attendeva.
Il mio impegno
Grazie a questa fondamentale ispirazione che mi giunge dall’Altra Dimensione, ho realizzato una serie di incontri pubblici su questo tema tanto affascinante quanto delicato.
In questi anni una cosa mi è apparsa sempre più chiara: se ci è permesso un contatto con l’Aldilà questa possibilità ci viene dal Cristo che, per primo e in modo assoluto, è il mediatore (medium) tra le due realtà, quella umana e quella spirituale. “Nessuno va al Padre se non attraverso di me“, ci ha detto, pertanto è possibile andare – nel senso (anche) di “comunicare” – e ricevere dall’Aldilà aiuto per mezzo di Lui.