Si possono definire “apporti” tutte quelle insolite e inspiegabili apparizioni di oggetti (o altro) che possono verificarsi in determinate circostanze. Non sempre ciò avviene durante incontri spirituali ma può talora avvenire per cause diverse.
Di solito si tratta di manifestazioni che possono giungere dall’Aldilà non solo come dimostrazione che Loro esistono e vivono in un’Altra Dimensione ma che possono dare anche segnali concreti della loro presenza materializzando oggetti oppure “asportandoli” da un luogo ad un altro oltrepassando ogni legge della fisica.
Eccone un chiaro esempio.
“Il giornale dello zio”
testimonianza di Elisabetta
Salve, sono Elisabetta e da anni io e mio marito abbiamo fondato l’Associazione Grazie Mio Dio con l’omonimo sito. L’esperienza che desidero raccontare è accaduta a me un po’ di tempo fa quando è venuto a mancare mio zio Duilio.
Ero molto affezionata a mio zio in quanto, dopo la separazione dei miei genitori, venne a vivere con noi e lo sentivo come un sostituto di mio padre.
Pur essendo un semplice impiegato presso un ufficio collaborava anche con un quotidiano locale per la stesura di alcuni articoli riguardanti l’aspetto economico della città ma di tanto in tanto scriveva anche poesie che verso gli anni ’80 raccolse in un volumetto che ancora oggi conservo gelosamente. Ho ancora in testa il rumore della macchina da scrivere Olivetti portatile che in casa mia era sempre attiva.
Forse, chissà… penso di avere ereditato da lui la mia facilità nello scrivere.
Nella sua tarda età ha iniziato a perdere progressivamente la vista a causa di una malattia ma non si è fatto abbattere da ciò. Anzi, direi che il suo stato abbia incrementato l’attività della sua mente sempre vigile e attiva, pronta a lunghi ragionamenti che si divertiva a sviluppare con me. Argomenti che spaziavano dalla politica alla filosofia della scienza e alla religione.
Il suo spirito poetico e di giornalista non si spense con la malattia, anzi, direi che si fosse sviluppato maggiormente. Nonostante il suo limite fisico lo spirito del giornalista e critico non era venuto meno.
Poi, verso i suoi 80 anni, è sopraggiunta una inesorabile malattia che nel giro di poco tempo se l’è portato via. Se n’è andato serenamente un 16 giugno (vigilia della festa del nostro santo patrono di Pisa). Il 29 giugno, pochi giorni dopo, avrebbe compiuto 79 anni ma non fece in tempo a festeggiarli.
Pochi giorni dopo il suo “passaggio” all’Altra Dimensione arrivò il 29 giugno e io, mentalmente, gli inviai i miei auguri e pensai, tra me e me, “caro zio, chissà se hai riacquistato la vista… spero di sì… così che tu possa vedere il Mondo nuovo dove vivi adesso”.
Quella mattina mio marito uscì per andare a comprare il giornale, come sempre. Ma, con sua somma meraviglia, il giornale di quel giorno si trovava già sul sedile della macchina, nuovo e ripiegato come appena uscito dall’edicola. Mi chiese se lo avessi comprato io ma non ero uscita!
E come era possibile?
La macchina era chiusa e nessuno, prima di lui, era uscito per comprarlo. Il fatto era assolutamente inspiegabile.
Era il 29 giugno, mio zio era trapassato da pochi giorni, gli avevo fatto gli auguri del suo compleanno terreno… e Lui mi aveva ascoltato e risposto alla sua maniera. Con quella materializzazione del giornale (apporto) mi stava dando una fondamentale risposta.
Fu come mi avesse risposto “ci sono, sono vivo e ci vedo di nuovo… ho ritrovato i miei amici giornalisti e non ho perso la voglia di comunicare…”.
L’apporto, il giornale dello zio, fu per me una risposta meravigliosa, una prova inconfutabile che Loro ci sono sempre e ci ascoltano, pronti a darci dei fondamentali segnali quando me ce lo aspettiamo.
Grazie zio Duilio!!
Elisabetta
Mio zio Duilio fotografato in ufficio dove lavorava con il suo immancabile giornale sulla scrivania