Il Messaggio che desideriamo portare è la Speranza, sì, proprio la Speranza con la S maiuscola.
In un mondo ormai apparentemente alla deriva dove anche il “virtuale” è divenuto realtà, possiamo permetterci il lusso di comunicare ai nostri amici fraterni (spero non solo virtuali) il nostro pensiero di amore. E’ un modo, secondo noi, costruttivo per usare questa grande rete mondiale che è il WEB.
Le ragioni di questa nostra esigenza nel dare ad altri i frutti di una nostra comunicazione con l’Altra Dimensione (assumendocene l’onere e le resaponsabilità) non le conosciamo fino in fondo, è una spinta, un bisogno di esternare, una necessità di trasmettere ad altri ciò che ci è stato dato da quando la nostra esistenza ha subito, miracolosamente, una svolta.
La scintilla, l’origine di tutto ciò, ripeto, è da ravvisarsi nelle parole di Colui che E’, nel Cristo fatto uomo cioè Gesù.
Egli ci ha detto:“amatevi gli uni gli altri come Io vi ho amato”, quindi, l’essenza della Sua affermazione può già essere una risposta. Ma non andiamo oltre. Non possiamo dire di più, sarebbe inutile. Non possiamo oltrepassare un limite di umana comprensione. Quindi sentiamo di offrire ad altri qualcosa di ciò che ci è stato dato.
Fatta questa breve premessa entro nel vivo del mio discorso.
Il Creatore ha sempre parlato agli uomini, belli o brutti, buoni e meno buoni, giovani e vecchi, colti e ignoranti, non ha posto llimiti, mai, alla Sua misericodia amorevole verso il mondo. Ma come? Ma c’è chi può obiettare su questa mia affermazione.
Gira su Internet una vignetta che vorrebbe essere ironica in cui si vede un noto comico che dice “Chiamalo pure Buddha, Jhavé, Allah… tanto non ti risponde!”.
Certo, in un certo senso è vero… se si pensa di alzare la cornetta del telefono o di chiamarlo a voce alta è ovvio che non risponda. Anzi, se rispondesse ci sarebbe da meravigliarsi alquanto.
Infatti, secondo me, Dio non ha voce intesa come tale poiché Dio è Luce.
Uso una metafora. Dio non è umano quindi non ha né occhi né bocca ma… ha delle enormi orecchie. Qualcuno può obiettare dicendo “ma Dio non è Parola?”. Ebbene sì, lo è, ma è una parola silente mai prepotente, mai violenta, è soffusa, aleggia e solo chi vuole coglierla può farlo. Dio non si impone mai. Verrebbe meno al suo modo di essere “in ascolto”.
Abbiamo visto come Egli si è mostrato al mondo, con quale discrezione. Ci ha dato un Bambino, poi Uomo, così insolito, così fuori dalle righe, così inviso dai benpensanti dell’epoca (ma lo sarebbe ancora oggi!), un Re che apparteneva a un altro Regno, un Essere che parlava di Vita anche dopo la morte. Insomma, Dio si è mostrato tramite un essere incarnato che non è stato riconosciuto neanche dal popolo a cui apparteneva.
Lungi da noi il pensare che il Dio della Bibbia possa avvicinarsi a ciò che negli anni abbiamo compreso su questo Essere infinito e “assurdo” per i nostri miseri parametri di ragionevolezza.
Sì, ho detto “assurdo”, cioè illogico. Dio è illogico secondo il senso comune a cui siamo stati abituati, illogico per questo modo di concepire l’esperienza dell’uomo nella materia ma è proprio grazie a questa sua illogicità che può mostrarsi a noi. Egli si mostra a modo suo non seguendo i nostri binari ma quelli suoi. Se seguisse il nostro modo di pensare andrebbe a parlare con i governi, scenderebbe a patti, parlerebbe con il papa eccetera eccetera… ma niente sarebbe risolto. Inoltre, se rinascesse Gesù son certa che sarebbe di nuovo ucciso…
Il Messaggio di Cristo parlava di amore e perdono.
Dio c’è, esiste, può rendersi anche tangibile, può rispondere (eccome!), ma se non ci togliamo dal cuore quella scorza dura di orgoglio e non smettiamo di inserirlo in paradigmi dettati dalle varie religioni, non può parlarci. Egli è svincolato da tutto questo e anche se urlasse, noi non lo sentiremmo!
Liberiamoci dai fardelli, illuminiamo il cuore di nuova luce, spolveriamolo da antiche sovrastrutture ormai ammuffite! Diamo aria nuova ai cuori.
Dio ci ha inviato Gesù come suo “Prototipo”. Facciamone uso, pensiamo a come ha vissuto e cosa ci ha insegnato. Ha cercato di insegnarci l’amore, la solidarietà, il perdono. Ma non solo fra esseri umani… anche fra umani e Natura (animali, ambiente, eccetera).
Non importa leggere grandi libri, frequentare corsi biblici o gruppi di preghiera. Amiamo, amiamo e ancora amiamo chiamando nel nostro cuore un valido e onesto inquilino: GESU’. E questa cosa la comprese molto bene un certo Francesco di Assisi che volle fare di Lui il suo unico obiettivo. E fu felice.